Ora un video dove una giovane ragazza, Emma, ci racconta il suo esordio (diabete tipo 1), i sintomi e i sentimenti che ha provato.
“Emma” è una mini-clip che ha per protagonista una giovane paziente del Meyer con diabete di tipo 1. Si tratta di un’ anteprima di “Settembre”, il documentario firmato dal regista Duccio Chiarini e curato dalla Fondazione Meyer.
Guarda il video:
Premessa
Il diabete mellito, o più semplicemente diabete, è una malattia metabolica causata da alterazioni dell’insulina, un ormone fondamentale per mantenere nella norma i livelli di glucosio(zucchero) nel sangue.
Esistono diverse tipologie di diabete mellito, alcune decisamente più comuni e note di altre. Tra le tipologie più comuni, figurano il diabete di tipo 1, il diabete di tipo 2 e il diabete gestazionale (noto anche come diabete gravidico).
La caratteristica che accomuna tutte le tipologie di diabete mellito è l’iperglicemia, ossia l’alta concentrazione di glucosio nel sangue.
Sintomi del diabete
I sintomi del diabete sono tutti strettamente dipendenti dal fenomeno dell’iperglicemia e dalla severità di quest’ultima.
In altre parole, è a causa dell’iperglicemia che il diabetico lamenta certi disturbi caratteristici, ed è per colpa di una grave iperglicemia che i suddetti disturbi sono particolarmente intensi e debilitanti per l’organismo.
Sintomi diabete di tipo 1
Breve ripasso delle cause di diabete di tipo 1
La causa del diabete di tipo 1 è una ridotta disponibilità di insulina, dovuta alla perdita, per distruzione, delle cellule pancreatiche deputate alla produzione di quest’ormone.
I tipici sintomi di presentazione del diabete di tipo 1 consistono in:
- Poliuria. È l’aumento della quantità di urina emessa nell’arco delle 24 ore;
- Polidipsia. È l’incremento anomalo del senso della sete. Dipende dal fenomeno della poliuria, attraverso la quale il paziente elimina moltissimi liquidi;
- Polifagia paradossa. È l’aumento dell’appetito e dell’assunzione di alimenti, a cui fa seguito un dimagrimento parodosso (anziché un aumento del peso corporeo)
In breve tempo, a questi disturbi, possono associarsene altri, come:
- Senso di fatica ricorrente;
- Vista offuscata;
- Cefalea;
- Lenta guarigione dalle ferite;
- Prurito cutaneo;
- Irritabilità;
- Facilità a sviluppare infezioni.
Quando e come esordisce?
Nella maggior parte dei casi, il diabete di tipo 1 esordisce al di sotto dei 20 anni; in genere, compare all’epoca della pubertà, ma non è infrequente una sua insorgenza durante l’infanzia o, persino, nel corso del primo anno di vita.
In genere, l’esordio del diabete mellito di tipo 1 è improvviso; la condizione, infatti, s’instaura nel giro di poche settimane/mesi.
Il fenomeno della “luna di miele”
Talvolta, i malati di diabete di tipo 1 sono protagonisti di un curioso fenomeno. Tale fenomeno consiste in una regressione spontanea, poco dopo l’esordio della malattia, dei sintomi tipici, come se il paziente fosse miracolosamente guarito. In realtà, si tratta di una regressione dei sintomi del tutto transitoria, che dura alcuni mesi e che, trascorso questo tempo, lascia spazio in modo definitivo allo stato diabetico.
Nel diabete di tipo 1, l’arco temporale che ha inizio con la regressione dei sintomi e ha fine con la ricomparsa della sintomatologia prende il nome simbolico di “luna di miele”.
Segni clinici più rilevanti
In presenza di diabete di tipo 1, i segni clinici più comunemente rilevati attraverso gli esami di laboratorio sono l’iperglicemia a digiuno e soprattutto dopo i pasti, e la glicosuria (cioè il glucosio nelle urine).
Quando rivolgersi al medico?
In un giovane, la presenza della necessità di urinare spesso, associata a sete intensa e dimagrimento inspiegabile, rappresenta un campanello d’allarme importante e, per questo, meritevole dell’immediato consulto di un medico.
Sintomi diabete di tipo 2
Per approfondire: Sintomi Diabete
Breve ripasso delle cause del diabete di tipo 2
Le possibili cause del diabete di tipo 2 sono l’insensibilità dei tessuti all’azione dell’insulina e il progressivo declino, fino alla perdita completa, della capacità – propria delle cellule beta pancreatiche delle isole di Langerhans – di produrre insulina.
I sintomi del diabete di tipo 2 coincidono, in buona parte, con i sintomi del diabete di tipo 1. Del resto, come si è detto all’inizio dell’articolo, la sintomatologia del diabete mellito dipende dall’iperglicemia e l’iperglicemia caratterizza entrambi i sottotipi di diabete sopraccitati, anche se scaturisce da circostanze diverse.
Entrando quindi nei dettagli del quadro sintomatologico del diabete di tipo 2, i portatori di questa malattia lamentano classicamente: poliuria, polidipsia, fatica ricorrente, problemi di vista, cefalea, lenta guarigione dalle ferite, prurito cutaneo, irritabilità e facilità a sviluppare infezioni.
Un lettore attento avrà notato che, nel precedente elenco, manca la polifagia paradossa, la quale rappresenta uno di quei sintomi propri del diabete di tipo 1, ma non del diabete di tipo 2. Ciò non deve stupire, dal momento che, spesso, il malato di diabete di tipo 2 è una persona obesa, tendente a ingrassare.
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Quando esordisce?
Il diabete di tipo 2 può insorgere a qualsiasi età; tuttavia, statistiche alla mano, è una malattia che colpisce soprattutto le persone adulte e che diviene progressivamente più frequente a partire dai 35-40 anni.
Uno stato metabolico intermedio tra la normalità e il diabete di tipo 2: il prediabete
Abbastanza di frequente, le persone con diabete di tipo 2 hanno sofferto, in precedenza, di prediabete, una condizione metabolica che si colloca tra la normalità e il diabete mellito (di tipo 2) vero e proprio.
Esistente in due forme note come alterata glicemia a digiuno e alterata tolleranza al glucosio, il prediabete è quasi sempre privo di sintomi e si segnala per una sola alterazione, sicuramente importante, che è l’iperglicemia.
Come esordisce?
Diversamente dal diabete di tipo 1, il diabete di tipo 2 s’instaura molto lentamente e impiega diverso tempo (si parla di anni) per rendere manifesti i sintomi legati all’iperglicemia; in alcuni pazienti, addirittura, può capitare che questi sintomi si mantengano sempre molto lievi, quasi impercettibili.
La comparsa lenta e la sintomatologia spesso lieve spiegano perché, abbastanza di frequente, la diagnosi di diabete di tipo 2 avvenga casualmente, nel corso di esami di laboratorio eseguiti per altri motivi, in soggetti che sono solo in apparenza asintomatici.
Curiosità: la diagnosi casuale di diabete di tipo 2 è sempre un fulmine a ciel sereno?
Spesso, la scoperta causale del diabete di tipo 2 riguarda soggetti che si stanno sottoponendo a controlli clinici per una valutazione più approfondita di disturbi circolatori legati all’aterosclerosi.
A dispetto della casualità del riscontro diagnostico, la presenza di diabete mellito in soggetti aterosclerotici non deve affatto sorprendere, in quanto chi soffre di aterosclerosi ha una spiccata tendenza a sviluppare la suddetta malattia metabolica.
Segni clinici più rilevanti
In presenza di diabete di tipo 2, oltre all’iperglicemia a digiuno e dopo i pasti, e alla glicosuria, gli esami di laboratorio rilevano solitamente almeno un altro paio di segni clinici importanti, che sono l’ipertrigliceridemia (o trigliceridi alti) e l’iperuricemia (aumento della quantità di acido urico nel sangue).
Ricordando che spesso il paziente con diabete di tipo 2 è una persona obesa, di fronte alla concomitante presenza di iperglicemia a digiuno, trigliceridi alti, iperuricemia e obesità, i medici parlano di una condizione nota come sindrome metabolica.
Quando rivolgersi al medico?
La presenza in un individuo adulto della necessità di urinare spesso, associata a sette intensa e fattori di rischio del diabete di tipo 2 (es: obesità, ipertensione, sedentarietà e trigliceridi alti), rappresenta un campanello d’allarme importante e merita un consulto medico immediato.
Fonte:m.my-personaltrainer.it