Sebbene la maggior parte delle persone ritenga che la siringa sia un prodotto banale, perché di uso comune, in realtà rappresenta l’apice di uno sforzo continuo di miglioramento tecnologico e di ricerca finalizzata alla creazione di dispositivi efficaci nella somministrazione di terapie farmacologiche iniettive e di prelievo.

Attualmente la ricerca è impegnata nella realizzazione di aghi sempre più sottili, di dispositivi di sicurezza capaci di proteggere gli operatori da eventuali contatti o punture accidentali con materiale biologico infetto e di sistemi innovativi per la somministrazione di farmaci (come nel caso dell’iniezione intradermica senz’ago, ad alta pressione).

EVOLUZIONE DELLA SIRINGA

La siringa come noi oggi la concepiamo è stata inventata quasi contemporaneamente verso il 1850 dallo scozzese Alexander Wood (1817 – 1884) che la usava per iniettare sottocute della morfina in pazienti affetti da nevralgie croniche e dal francese Charles Gabriel Pravaz (1791 – 1853) che invece si serviva di questo strumento per introdurre del percloruro di ferro nelle sacche aneurismatiche allo scopo di ridurle mediante la coagulazione.

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